Non morire è un’impresa, online

C’era una volta un mondo senza social network, senza Facebook, senza Youtube, senza Twitter, e tutti vivevamo bene lo stesso, eppure quel mondo non esiste più. Quello che tutti, ormai, facciamo ogni giorno è condividere la nostra vita con gli altri, e ci piace da morire.

I nostri familiari li contattiamo online, in chat, in video o via messaggio, i ristoranti ce li facciamo consigliare dai nostri amici online, i nostri vestiti li compriamo se qualche ‘friend’ ne parla sulla propria bacheca, le offerte le cogliamo attraverso il cellulare, i prodotti che amiamo di più sono quelli con più “fan”, più “follower” o con video ricchi di “visualizzazioni”, perché tutto quello che non ha una vera  reputazione online non è condivisibile, non è linkabile sui social network e quindi… a cosa ci serve? Noi vogliamo che i nostri amici ci parlino delle cose da comprare, non le pubblicità in Tv o sui giornali.

Perfino la pubblicità, che non ci piaceva mai, è diventata Social Media Marketing, e ci piace moltissimo.  Dai ‘like’ nella pagina di un’azienda o di un personaggio pubblico ai loro ‘tweet’ e alle videointerviste con commenti, la verità è che per far affezionarsi a un brand, a un’azienda o ad un personaggio pubblico abbiamo bisogno di frequentarli online dove stiamo tutti i giorni: sui social network.

Tutte le aziende e i personaggi pubblici che non diventeranno ‘social’ ci staranno sempre meno simpatici, è innegabile.

Occorre stare al passo e diventare dei “vip digitali” per rimanere vip e occorre fare social media marketing per continuare a vendere prodotti che la gente ami.

D’altra parte, ci sarà un motivo se dopo il personal shopper e il personal trainer, oggi si parla di Personal Branding e Personal Digital Vip, come ci ricorda il portale YouImpresa.

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