E-QBO, nuova frontiera del fotovoltaico

Dal 2012 al 2014 sono in tutto 8000 i posti di lavoro persi nel settore delle energie rinnovabili in Italia a causa dei continui tagli non programmati che il Governo attua in questo campo, mentre l’economia mondiale investe in energia pulita 250 miliardi di dollari ogni anno. Il nostro Paese sta andando in controtendenza, ma questo potrà mai fermare i nostri ricercatori e le nostre imprese? Certo che no, e se l’Italia non è pronta per l’innovazione energetica, allora si guarda all’estero.

Il 20 gennaio 2014 è stato presentato ad Abu Dhabi, in occasione dell’apertura del World Future Energy Summit (il più importante evento mondiale per le rinnovabili), l’e-QBO, un’invenzione tutta italiana che consiste in un cubo di 5 m per lato che produce fino a 50 kilowattora di energia ogni giorno (sufficienti per alimentare 3 case in contemporanea) che vengono stoccati e utilizzati anche di notte. Oltre ad essere istallato nei quartieri o nelle singole abitazioni, l’e-QBO potrebbe essere posto nei parcheggi per alimentare le auto elettriche più velocemente di quanto facciano le attuali torrette collocate a tale scopo, incentivando così anche l’acquisto di mezzi di trasporto ecosotenibili (che in Italia non ha ancora avuto fortuna).

Coloro che si sono occupati della creazione di questo cubo innovativo sono la società RSE che fa parte del gruppo GSE, l’associazione SD4SC (Smart Design for Smart Cities) e la start up piacentina T°Red. La nostra speranza è che entro pochi anni si possano vedere e-QBO in tutte le nostre città e che il nostro Paese, forte delle idee innovative dei suoi ricercatori e imprenditori, diventi uno dei principali produttori ed esportatori di energie rinnovabili e sappia sfruttare al meglio i ricavati economici di questo nuovo e redditizio business.

Secondo voi è un progetto realizzabile?

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