REEM, il robot gentile che assiste i pazienti in ospedale

Il 31 gennaio 2014 ha fatto il suo ingresso nella hall Campus Bio-Medico di Roma un robot umanoide che ha il compito di invitare i pazienti a visitare la sala del centro trasfusionale, supportando in questo il personale di accoglienza: il suo nome è Reem, il suo genere è femmina ed è nata un anno fa a Barcellona, all’interno del laboratori della Pal Robotics (una delle aziende pioniere della robotica e la prima in Europa a creare robots dotati di gambe). Remm è alta 180 cm, parla 30 lingue ed è molto affabile. Interagisce con i pazienti chiedendo loro se vogliono avere informazioni sulla donazione del sangue e, una volta accettato il suo invito, si occupa di accompagnare le persone all’interno della sala prelievi. In un primo momento le reazioni del pubblico sono state di perplessità e timidezza, subito superate nel momento in cui Reem esordisce con la frase “ quanto è incredibile avere delle persone così buone attorno”. Del tutto diversa la risposta dei bambini a questa novità tecnologica, che infatti ha riscosso la loro immediata simpatia (a Barcellona Reem viene utilizzata all’interno del Museo delle Scienze come mascotte per far divertire i più piccoli).

Reem è anche facile da utilizzare: è dotata di uno schermo interattivo e di pulsanti che permettono ai pazienti di richiedere informazioni specifiche sul campus; gli ingegneri le hanno applicato tre telecamere: due si trovano al posto dei bulbi oculari e servono a Reem per riconoscere le persone che ha di fronte e impararne il nome, mentre la terza è posizionata sulla parte superiore del retro del robot e serve a “non perdere di vista” le persone che la seguono (infatti avanza in base all’andamento dei pazienti, fermandosi ad aspettarli quando necessario, grazie a dei sensori di movimento). Quando viene mostrata a Reem la mappa del luogo in cui deve essere istallata, lei ricostruisce lo spazio in modo da sapersi muovere con agilità.

Il personale del Policlinico del Campus Bio-Medico ha affermato che l’introduzione di questo robot umanoide è stata pensata per invogliare i pazienti, attraverso un’esperienza coinvolgente e dinamica, a visitare il centro trasfusionale e a chiedere informazioni in modo meno impegnativo di quanto avverrebbe se avessero a che fare con i medici direttamente.

La robotica sta diventando un settore in forte espansione nell’economia mondiale grazie alle sue grandi potenzialità e modalità di utilizzo. Se queste tecnologie verranno sfruttate con razionalità e coscienza, potrebbero portare dei miglioramenti nella nostra vita, sia come assistenza alla persona, sia come supporto lavorativo.

Chissà come sarà il futuro robotico della nostra società… voi come ve lo immaginate?

Pin It