Cyberbullismo: prevenzione e informazione

Cyberbullismo è un neologismo coniato nell’era di internet: indica gli atti di bullismo che avvengono sui social network e, in generale, sulla rete. In sostanza si riferisce a insulti, offese, denigrazioni e violenze psicologiche di ogni genere che avvengono online.

Si tratta di un fenomeno grave che si sta diffondendo rapidamente: è sufficiente guardare i notiziari in televisione per rendersi conto delle dimensioni del cyberbullismo. Le vittime, come avviene per il bullismo, sono spesso adolescenti che frequentano in misura sempre più crescente i social network.

Purtroppo non si parla soltanto di una serie di atti di bullismo, infatti spesso il cyberbullismo miete anche molte vittime: nell’aprile 2014 una ragazza quattordicenne di Venaria (Torino) si è tolta la vita in seguito a ripetuti insulti su un noto social network. A febbraio, invece, una ragazza padovana di quindici anni si è uccisa dopo vari inviti al suicidio da parte di coetanei. La lista delle giovani vittime è lunga, soprattutto oltre i confini italiani.

Per questo motivo, negli ultimi mesi sono state avviate molte campagne di sensibilizzazione per arginare il problema.

Facebook, in collaborazione con Save the Children e Telefono Azzurro, ha dato vita ad una piattaforma per prevenire il bullismo online. Sulla homepage è possibile leggere “Fermiamo il bullismo. Presentazione di strumenti, suggerimenti e programmi per aiutare le persone a difendere se stesse e gli altri“. La piattaforma è stata creata insieme agli ingegneri dello Yale Center for Emotional Intelligence ed è destinata ai giovani e non solo: infatti, i genitori vi possono trovare ottimi consigli e suggerimenti per affrontare il tema con i propri figli.

Un altro strumento molto utile fornito dal noto social network è Facebook Safety, sul quale è possibile reperire informazioni per difendersi dagli attacchi di potenziali bulli e non solo.

La Polizia di Stato, invece, ha avviato la campagna di sensibilizzazione “Una Vita da Social”: si tratta di un progetto indirizzato agli studenti delle scuole primarie di primo e secondo grado. L’iniziativa è volta a fornire ai giovani gli strumenti per navigare in piena sicurezza nello spazio virtuale, oltre a difendersi da atti di cyberbullismo.

Una Vita da Social ha promosso il proprio messaggio educativo con un camion multimediale che ha girato per trentanove città italiane, coinvolgendo più di cinquecentomila studenti.

Sempre in Italia, il Moige (Movimento Italiano Genitori) ha promosso il progetto “Per un web sicuro”: l’obiettivo è quello di offrire un valido strumento che permetta a docenti, genitori e alunni di discutere sul tema del cyberbullismo, dell’adescamento online e della sicurezza in rete in generale.

Infine, in collaborazione con la Polizia di Stato, al Policlinico A. Gemelli di Roma è stato da poco inaugurato l’ambulatorio per prevenire e curare le vittime del bullismo in rete. L’ambulatorio fornisce uno spazio di ascolto non solo per i giovani, ma anche per i genitori.

Insomma, il fenomeno del cyberbullismo è preoccupante e sono necessarie misure severe contro gli autori delle violenze. D’altra parte, però, cominciano ad arrivare segnali positivi da parte di associazioni che stanno mettendo in campo alcuni strumenti utili per ridurne gli effetti.

La strada da percorrere, però, sembra ancora lunga: spesso vengono forniti solo dei vademecum o dei sostegni psicologici volti a curare le vittime, mentre si dovrebbero impiegare maggiori forze per spiegare ai ragazzi che il bullismo non è la soluzione ai propri problemi.

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