Assistenza virtuale: ci avviciniamo al fantascientifico

L’assistente virtuale di “Star Trek” è quasi una realtà! Si può prevedere che il per 2015 l’assistenza virtuale diventerà di uso comune, o quasi.

Siri, Google Now e Cortana sono solo quelli più comuni ai giorni d’oggi. Presto gli assistenti virtuali li troveremo ovunque, dalla tv, in auto, in frigo, nei videogiochi, nei call center, nel web e così via. Al giorno d’oggi l’utilizzo del comando vocale non è poi cosi semplice, bisogna pronunciare delle parole chiavi con una dizione precisa e chiara; per i futuri assistenti virtuali non saranno necessarie parole chiavi, anzi si potrà quasi fare dei veri e propri discorsi.

Il riconoscimento vocale, il text-to-speech, la biometrica vocale sono tecnologie che vengono usate in moltissime applicazioni presenti negli shop o negozi dei nostri dispositivi elettronici, che siano di marca Microsoft, Mac, Android, ecc. oppure no, dietro ogni applicazione le trovate. Vengono usate nei call center e nel web di moltissime imprese, un elenco troppo lungo da fare, ma se pensate a una qualsiasi impresa telefonica, per esempio, questa fa uso di queste tecnologie.

Direte nessuna novità, si trattano di prodotti e servizi tecnologi. Questo servizio è approdato anche nel settore sanitario, e vi chiederete come? Sono state trascritte ben 8 milioni di cartelle cliniche e prescrizioni scritte sotto dettatura medica dai software Nuance (colosso delle tecnologie vocali) rispettando le rigide regole della sanità USA.

L’obbiettivo è produrre un’assistente in grado di riconoscere e di parlare con l’utente dallo smartphone all’auto, dal televisore al web, tenendo in considerazione i dati e le esigenze dell’utente. Peter Mahoney (CMO di Nuance e general manager della linea dei prodotti ‘Dragon’) ha spigato all’ANSA “Noi costruiamo sistemi intelligenti che definiranno la prossima generazione dell’interazione uomo-computer”. Infatti alla base dei loro progetti troviamo la voce, il modo più facile e veloce per comunicare, basti pensare a quante volte avete preferito chiamare per avere delle spiegazioni, piuttosto che inviare un messaggio.

Sul linguaggio naturale, la branca della scienza vocale, Nuance sta investendo maggiormente, insieme al “text-to-speech” che permetterà alle macchine di “parlare” interagendo con l’utente. Nuance presenterà nel corso del 2015 Nina 2.0, che ci permetterà  di comunicare con la macchina, come se stessimo parlando a un’altra persona, tutto questo sarà reso possibile grazie alla combinazione del motore semantico e con i valori statici.

Il nostro futuro si presenta sempre più tecnologico e sarà, forse, reso più semplice e divertente grazie a queste nuove tecnologie.

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